lunedì 6 giugno 2011

La nostra domenica

Questo è il primo post ufficiale del nuovo blog, dopo quelli puramente di servizio.

Ieri, domenica, era la giornata nazionale dello sport. Anche a Padova è stata celebrata, anzi, l'evento è durato per ben 3 giorni e ieri mattina c'è stato il solito appuntamento annuale con il Minivolley in Prato della Valle (so che in contemporanea doveva esserci anche il Minibasket, ma non sono riuscita a vederlo, doveva essere dalla parte opposta di dove eravamo noi): le società sportive di tutta la provincia hanno portato le loro squadre in Prato a giocare, è stato un megaconcentramento.

Abbiamo partecipato anche noi, ma confesso che non avevamo moltissima voglia di andare. Io sono un po' esaurita ultimamente, con tutti questi impegni, sportivi, scolastici e via dicendo. Ok, un po' me li sono andati a cercare. Probabilmente li vivrei meglio se non fosse per mio marito che non sta bene (prima o vi racconterò anche perché è proprio a causa dell'esigenza di parlarne che ho deciso di riprendere a postare).

Nemmeno Silvia in realtà moriva dalla voglia di partecipare all'ultimo concentramento, soprattutto non aveva voglia di alzarsi presto: dovevamo essere in Prato per le 8 e mezza, il che voleva dire alzarsi alle 7 come per andare a scuola! Concentramenti, così si chiamano i tornei di minivolley, per chi non lo sapesse (non un gran bel nome, lo so). Così, dato che Silvia da due anni oltre alla pallavolo fa anche danza moderna (modern jazz ad essere precisi: che cosa sia esattamente devo ancora capirlo, però è divertente), sabato sera le ho suggerito di fare la danza della pioggia: "Non te l'ha insegnata il tuo maestro di danza?" "No, mamma, però so fare la danza del ventre ..." Questa poi ... " E dove l'hai imparata?" "L'ho vista una volta alla TV". Devo controllare meglio che cosa guarda mia figlia ... e sì che le faccio vedere pochissima tele.

Comunque Silvia ha improvvisato una danza della pioggia inventata da lei. Ha funzionato poco. Al mattino c'erano sì un po' di pozzanghere sulla pavimentazione dietro ai garage della palazzina di fronte alla nostra, ma il cielo non era abbastanza minaccioso da far pensare a una pioggia imminente, così ci è toccato andare. E se all'inizio è stata una mattinata piuttosto ventilata, dopo un po' eravamo in un bagno di sudore e il sole batteva piuttosto forte.

Al marito girava la testa così, come da programma, è andato ad aspettarci a casa dei miei, che abitano in centro, anche se loro in realtà non c'erano, erano al mare, ma tanto lui si era portato le chiavi. A Silvia ho messo un po' di crema solare e aveva anche la bandana della società che le riparava la testa. Ma mi sono dimenticata di provvedere a proteggere me stessa e si vede che  mi sono letteralmente cotta a puntino perché poi al pomeriggio ero ridotta a uno straccio, con l'emicrania e persino un po' di febbre (oggi però sto meglio).

Il concentramento è terminato piuttosto tardi (gli altri anni mi pareva che finisse prima: questa per noi è stata la terza volta). Così era più o meno mezzogiorno quando ci siamo incamminate per andare a piedi a casa die miei. A metà strada siamo passate davanti a Grom e abbiamo deciso di prenderci un gelato, tanto chissà quando saremmo riuscite ad arrivare a casa e mangiare. Il marito che avevo allertato al telefono quando ci siamo avviate, ci ha incontrate poco dopo e colte in flagrante col cono gelato in mano ... fatti pochi passi abbiamo incontrato anche il maestro di storia, informatica e motoria di Silvia, a spasso col cane e con i suoi due figli: anche lui ci ha colto in flagrante, ma ci ha detto che avevano appena mangiato un gelato anche loro e questo ci ha fatto sentire meno in colpa.


Tra una cosa e l'altra siamo arrivate a casa alle 13 inoltrate, abbiamo finito di mangiare alle 2 e mezza. Al pomeriggio poi ci siamo tutti spaparanzati sul divano e abbiamo guardato l'ultimo Harry Potter (finalmente, era ora: adesso non ci resta che aspettare il 13 luglio per sapere come andrà a finire, dato che io non ho letto neanche uno dei libri della Rowling).


Stasera c'è la pizza di classe, forse incontreremo alcune maestre. Alcune di loro l'anno prossimo saranno trasferite, quindi sarà un'occasione per salutarle. Sono contenta della pizzata, anche se mi sento molto stanca e confesso che una parte di me pregusta già il termine della serata.

2 commenti:

  1. Ciaooo, ho visto che hai cambiato piattaforma del blog, l'ho fatto anche io, blogger mi sembra più gestibile e più "moderno" rispetto a splinder!
    Complimenti per il resoconto, mi sembrava di essere lì con voi :) bacioni!

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  2. Non sapevo avessi cambiato anche tu, verrò a trovarti e appena capisco come fare inserirò il tuo link nella colonna laterale. Splinder mi faceva impazzire, ho cambiato anche per disperazione. Per la domenica in Prato, ho messo anche le foto su fb.

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