giovedì 10 maggio 2012

Altre paure

A causa di quanto raccontato qui, in questi giorni Marito sta facendo la dialisi manuale. Per fortuna l'ospedale gli permette di eseguire uno scambio direttamente lì, a metà giornata: questo gli ha consentito di non doversi mettere in malattia, dato che il suo ufficio è lontano da casa, ma non troppo distante dalla zona ospedale.

Non sappiamo ancora per quanti giorni M. dovrà fare la dialisi manuale. Comunque per ora deve fare 4 scambi al giorno. L'ultimo lo fa alla sera prima di andare a dormire, tra le 10 e le 11 ... utilizza una sacca di icodestrina, che può restare nell'addome per un tempo più lungo rispetto alla soluzione di glucosio normale. E', inoltre, una sacca speciale, una sacca per così dire medicata, perché contiene un aggiunta di antibiotico per curare l'infezione. Poi alla mattina alle 8 fa un 'altro scarico: deve conservare la sacca con il liquido di scarto dello scambio della mattina (mentre le altre vengono svuotate nel wc) e portarla in ospedale prima di passare al lavoro. In ospedale analizzano il liquido (rilevando la percentuale di globuli bianchi presente nel liquido stesso) per poter tenere sotto controllo l'infezione.

Naturalmente è ancora un po' presto per avere dei risultati dato che l'infezione è stata scoperta solo 2 giorni fa e ovviamente non si sa ancora per quanto andrà avanti questo tipo di cura.

Diciamo che è stato un colpo di fortuna che M. dovesse fare quel test di permeabilità 2 giorni fa, perché altrimenti non so se noi comuni mortali ci saremmo accorti dell'infezione. Certo uno dovrebbe controllare sempre, quando scarica nel wc il liquido di scarto della dialisi, che suddetto liquido sia limpido, ma non è sempre facile capirlo, specie nel caso della dialisi automatizzata ... quando dobbiamo svuotare tutta in una volta una tanica continente quasi 18 litri. Non è facile svolgere quest'operazione, più di una volta mi è capitato di versare una parte del liquido sul pavimento. Figuriamoci, ccontrollare il liquido mentre lo si versa.

In teoria bisognerebbe ogni tanto prelevare una parte del liquido e metterla in un contenitore più piccolo, tipo un barattolo di vetro, per controllarne colore e limpidezza: ma è comunque un po' difficile capire per noi profani come dev'essere questo liquido.  Anche quello delle sacche manuali delle ultime 2 mattine, quello che M. ha portato in ospedale per essere analizzato, a me non è sembrato tanto diverso dalle altre volte, nonstante sapessimo per certo che era un liquido alterato dall'infezione.

Perciò, che cosa sarebbe successo se le infermiere non si fossero accorte che il liquido era torbido e non l'avessero fatto analizzare? Beh, M. non ha avuto altri sintomi per fortuna, proprio perché ci si è accorti in tempo (per quello dico che è stato un gran colpo di fortuna), ma presto o tardi avrebbe avuto febbre, forti (o moooolto forti!) dolori di pancia e nausea.

A dircela tutta, la nausea l'aveva avuta nei giorni scorsi, ma le dott. hanno sentenziato che quel tipo di nausea probabilmente non era collegata all'infezione di questi giorni, ma era dovuta al cambiamento della dieta degli ultimi giorni, dato che improvvisamente ha dovuto mangiare un po' di meno e ridurre al minimo l'assunzione di frutta  e verdura, per ridurre l'apporto di potassio il cui livello si era alzato oltre i limiti di guardia.

Insomma, anche se M. dovrà ripetere il famoso PeT, è stato veramente un colpo di c... ehm, fondoschiena, l'aver scoperto così l'infezione... ma naturalmente le mie paure adesso sono aumentate (perché non ne avevo abbastanza!): che cosa potrebbe succedere se un giorno non dovesse arrivare un'altra infezione e non ci accorgessimo del liquido di scarto torbido?

Altri particolari prossimamente. Ora devo proprio scappare. Devo assolutamente fare la spesa e dedicarmi un po' alla mia casa. Inoltre, oggi sarà una giornata un po' piena perché nel pomeriggio abbiamo anche il pattinaggio. Ma appena posso torno qui e rispondo anche ai commenti del post precedente...


M. mentre esegue la dialisi manuale




6 commenti:

  1. Ciao e grazie di esserti fermata nel mio blog. Ti conosco appena ma faccio a te e a tuo marito un augurio di cuore. A presto

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  2. adesso non pensare al peggio. avete scoperto questa infezione e presto verrà curata del tutto e la cosa positiva è che l'avete scoperta in tempo.
    vedrai che non succederà più anche perché siete già stati messi in guardia la prima volta e sicuramente vi avrà segnato un passaggio.
    ti auguro che non ci siano più intoppi o brutte notizie, vi auguro tutto il meglio...

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    1. Purtroppo, ormai ho capito che si devono mettere in conto gli imprevisti ...

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  3. Bè....se si deve fare ..si fa! certo che bisogna armarsi di una bella dose di pazienza per gestire questa dialisi manuale ripetuta per così tante volte al giorno....Io ero rimasta alle dialisi che si fanno 3/4 volte alla settimana in ospedale!!! beata ignoranza! Credo che dovrete affinare lo sguardo e imparare a controllare benino questo fantomatico liquido di scarto, proprio per prevenire una ipotetica infezione futura( speriamo di no eh!)....Un abbraccio forte

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    1. Beh, non credere che noi fossimo poi così ferrati in materia prima di trovarci in mezzo a questa situazione: pur avendo coscienza dell'insufficienza renale, intanto non avevamo capito fino a che punto poteva degenerare, poi non avevamo proprio idea dei vari tipi di dialisi, anche noi eravamo fermi all'emodialisi, quella che si fa in ospedale.

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